La via del Crostaceo e del Picchio

Tante volte mi sono trovato alla base di una montagna. Una parete rocciosa tutta aguzza, vibrante, piena di segreti pronti per essere scardinati con la metodica precisione di chi arrampica.
E tutte le volte, o quasi, sono diventato miope a cercare il nome di quella dannata via alla base della parete.
Ed i nomi delle vie di arrampicata hanno quella caratteristica curiosa di essere davvero un caposaldo della fantasia più sfrenata. Andiamo da cose più classiche come “46° parallelo” (con grande fantasia) a cose più articolate (ricordo un “fascino dell’inutile”, ad esempio). Ma mai una volta che ti dicano il perché. Mai una volta che questi chiodatori diano una spiegazione sul motivo che li ha portati a scegliere quel nome al posto di un altro.
Eppure dare un nome è importante perché poi quella cosa si chiamerà così per tutta la vita, che, nel caso di una montagna potrebbe anche essere un tempo piuttosto lungo. E come genitori, che discutono accesamente sul nome da dare alla propria prole, così i chiodatori, tutti sporchi di polvere e sudore si battibeccano, nel tintinnio del metallo, per dare un nome alla propria creazione.
Ma mai nessuno che si degnasse di spiegarci il perché.
E così, quando è toccato a me dare il nome a qualcosa che avevo contribuito a fare, ho deciso che ne avrei raccontato il motivo. Ed eccolo qua. (IN COSTRUZIONE)
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Relazione
⚠ Attenzione
La via è attualmente in costruzione ma è accessibile ed arrampicabile fino al punto in cui è stata realizzata, ovvero al terzo tiro. La relazione si riferisce quindi ad oggi ai soli tre tiri arrampicabili e sarà aggiornata un volta terminato il progetto.
Vista la quota cui si trova la via, per motivi meteorologici è previsto che la via verrà terminata all’inizio della nuova stagione estiva (2025).
Completerò la relazione quando avremo terminato la realizzazione.
Grado
Attualmente la via è gradata V con passaggi di V+ , ma la valutazione è ancora provvisoria.
Materiale
Descrizione
Su suggerimento del mitico Davide Ortolani che ha individuato questa linea accanto alla sua via per Lory nel settore dello Spallone Irene.
La via ha una costruzione un po’ articolata e non sempre lineare, sono comunque presenti numerosi spit per cui l’orientamento non è generalmente un problema. La via presenta un grado di difficoltà abbastanza omogeneo. La roccia è generalmente buona salvo nel terzo tiro (prestare attenzione dopo la prima placca).
L’ambiente dolomitico, con vista spettacolare su cima Tosa è spettacolare.
Avvicinamento
Segue l’avvicinamento delle altre vie per lo spallone Irene: trovate qui qualche breve indicazione e la traccia gpx, per una panoramica più completa e descrittiva vedere questa relazione
- Partendo da Vallesinella si arriva al rif. Casinei (sentiero 317)
- Si segue il sentiero 318 che parte dal rif. Casinei verso il rif. Brentei.
- In prossimità del rifugio (15/20 min prima) si scorge un ometto sulla sinistra con una traccia che porta allo spallone
- seguendo la traccia si prosegue salendo tra l’erba verso lo spigolo sud (direzione Nord)
- La via si trova dopo la via Per Lory in un piccolo diedro subito dopo una paretina strapiombante (spit).
⚠ Attenzione
non è presente alcuna targa con il nome in quanto sarà apposta una volta terminata la via.
Svolgimento
Primo Tiro
Grado: IV+
Lunghezza: 40mt
La via parte con un diedro un po’ articolato nella prima parte, proteggibile con un friend. Superato il diedro si procede sulla sinistra per un tratto più facile (IV) che poi obliqua in salita fino alla sosta (presenti 2/3 spit), sosta attrezzata.

Secondo Tiro
Grado: V+
Lunghezza: 40mt
Tiro più impegnativo, parte in traverso esposto sulla sx (spit) per poi entrare in diedro (spit, integrabile facilmente con cordini e friend grandi). Al termine del diedro uscita a dx con passaggio delicato (fondamentale la presa accanto allo spit), per poi rimontare alla sosta poco oltre.

Terzo Tiro
Grado: V
Lunghezza: 20mt
Tiro corto di placca. Si rimonta sulla sosta per placca esposta per poi raggiungere un terrazzino. Qui ci si sposta sulla sx e si rimonta sullo spigolo (spit). Prestare attenzione in quanto la roccia non è delle migliori in questo tiro. Si rimonta seguendo lo spigolo fino alla sosta successiva per passaggi più facili ma non molto proteggibili.

Discesa
Sentiero
Una volta che la via sarà terminata sarà possibile la discesa per il sentiero dello spallone irene.
Calate in doppia
Ogni sosta è attrezzata con anello di calata.
Al punto attuale è l’unica opzione possibile. Arrivati alla terza sosta non procedere oltre ed attrezzare una calata di 60mt che vi riporterà alla base.